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Archive for the ‘Le mie piccole cose!’ Category

Extasi Pentatonica – Olio su Tela

Posted by mapo73 su dicembre 19, 2008

E’ con immenso piacere che volevo mostrarvi il mio quinto dipinto. Chi mi segue da un pò, sa già che sono innamorato di ogni forma artistica, espressiva e comunicativa. Negli ultimi mesi ho voluto sperimentare la pittura ed in particolare l’olio sulla tela. In questo quadro ho cercato di rappresentare l’estasi quasi onirica che prova un musicista in una jam session. Con i pastelli ad olio ho provato un’emozione del tutto nuova, rispetto alle tempere. Il profumo… Realizzare questa tavola è stata un’esperienza sensoriale a 360 gradi.
Mentre dipingevo si stabiliva una sorta d’intimità fra me e la tela, fra me ed il profumo dei pastelli, fra me e l’ambiente circostante. Ovviamente non sono un professionista e si vede… a lavoro finito nonostante ne vada fiero ho subito individuato delle imperfezioni. Però anch’esse sono li a comunicare un particolare istante della mia vita.  Ho battezzato questo quadro “Extasi Pentatonica”, in quanto racchiude le emozioni di un musicista che conosce lo stato di trance che la musica sa regalare, durante un’esibizione live.

olio su tela, realizzato da Mapo, dicembre 2008

olio su tela, realizzato da Mapo, dicembre 2008

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Ed eccovi le “arancine” alla Palermitana…

Posted by mapo73 su dicembre 14, 2008

arancine1Questo non è un blog di cucina… quindi scuserete le imperfezioni… ma del resto non essendo neanche un cuoco… quando preparo le arancine le preparo d’istinto… in una perfetta fase di possessione ai ricordi, di quando vicino a mia madre e mia sorella passavamo la sera del 12 dicembre a prepararle.

Dunque gli ingredienti che normalmente metto sul tavolo sono :

1 kg di riso
1.5 litri circa di brodo vegetale
1 bustina di zafferano
150 gr di farina
150 gr di parmigiano
6 uova
300 gr di pangrattato

arancine2
olio di semi per friggere
sale e pepe
Per il ripieno:1 litro di salsa di pomodoro
2 cipolle
500 gr di tritato
200 gr di piselli ( meta schiacciati dopo la cottura )
3 carote tritate
sale,pepe,olio
Per prima cosa preparo il ragù… la variante rispetto ad un ragù tradizionale per pasta è l’aggiunta dei piselli e delle carote tritate. A cottura terminata… dopo aver fatto raffreddare il ragù aggiungo piccoli cubetti di prosciutto cotto, mozzarella e caciocavallo. Quindi si procede con la cottura del riso al quale aggiungo brodo vegetale e zafferano.
A cottura avvenuta… faccio riposare un pò il riso, in modo che si raffreddi quanto basta per non scottarsi nella lavorazione. Dopo avere realizzato le palle ripiene, le spennello con l’uovo sbattuto e le passo alla friggitrice.

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Santa Lucia e L’Arancina’s Day

Posted by mapo73 su dicembre 13, 2008

santa-luciaCome ogni anno… dopo l’inaugurazione al periodo delle feste con l’immacolata concezione, i palermitani da affezionati adulatori della tavola, attendono a suffragio universale il giorno commemorativo di Santa Lucia che cade il 13 Dicembre.

Prima però di passare al fenomeno di costume cittadino, parliamo un po’ di storia.

Santa Lucia nasce a Siracusa intorno al 283 e fa parte dei martiri cristiani del periodo Diocleziano. Lucia apparteneva a una ricca famiglia siracusana e venne promessa in sposa ad un pagano. Orfana di padre dalla tenera età, quando sua madre fu colpita da una grave malattia Lucia decise di recarsi in pellegrinaggio a Catania, presso il sepolcro di S. Agata. In questa occasione promise per voto di conservare la verginità.  Nella legenda a Lucia apparve in sogno Sant’Agata che le annunciò la guarigione della madre e la salvezza di Siracusa. A seguito di tale rivelazione, Lucia donò tutti i suoi beni ai poveri e decise di non sposarsi per dedicarsi a Dio. A tale decisione seguì la denuncia da parte del “promesso sposo” e la persecuzione. Il 13 Dicembre del 304 d.c. venne decapitata e le spoglie furono conservate a Siracusa per secoli. Nel 878 d.c. dopo la conquista islamica le spoglie vennero nascoste in un luogo segreto.  Successivamente i bizantini portarono le reliquie a Costantinopoli che furono poi recuperate dai Veneziani.

La tradizione culinaria
Secondo la tradizione, nel 1646, la Santa fece arrivare nell’Isola una nave carica di frumento dopo un lungo periodo di carestia e per la grande fame gli isolani si cibarono del grano, senza prima lavorarlo.
Da qui la nascita del piatto tipico evocativo, “la cuccia”. Un piatto a base di grano bollito e legumi nella versione classica. Con crema di ricotta nella tradizione palermitana che lo ha trasformato in dolce. Il sentimento comune che vuole che Santa Lucia aiuti la vista, è confermato dal Pitrè che scrive – “serba sani gli occhi dei suoi devoti”, che rinunciano a mangiare pane e pasta il 13 dicembre.

A Palermo, il giorno che dovrebbe essere di astinenza dal pane e dalla pasta diventa il pretesto per consumare arancine in abbondanza. Per quanto mi riguarda… “la grande abbuffata” è programmata per questa sera… a più tardi il post con le arancine fatte in casa dal sottoscritto!!!

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